sabato 28 gennaio 2012

I FANTASTICI DELLA 4ª - BEACH CLUB 18/19 febbraio 2012

Troppo spesso trascurato, ecco la rivincita del vero popolo dei racchettoni: andrà in scena il 18 e 19 febbraio, presso il BEACH CLUB di Viareggio, il primo torneo INTERAMENTE dedicato al mondo della 4ª categoria. Sabato OVER 40 e DOPPIO MISTO, domenica DOPPIO MASCHILE: tutto rigorosamente riservato alla 4ª categoria. Ecco locandina e regolamento torneo. A presto maggiori informazioni.
IL DUCA

sabato 7 gennaio 2012

CLASSIFICHE 2012 RIVISTE E CORRETTE: LA VVBT RINGRAZIA


Sebbene ancora permanga qualche legittimo dubbio sulla assoluta affidabilità delle classifiche, FIT dimostra di essere un po' meno muro di gomma del solito ed accoglie la computazione dei tornei fantasma, distribuendo qualcosa come più di 2.500 punti ai tesserati VVBT. Primo nella speciale classifica dei miracolati, il buon APOLLONIO (+ 406), al quale purtroppo l'avanzamento non vale la categoria superiore; al contrario, "promozione" per diversi atleti di media classifica: sottolineati in blu, possono rallegrarsi, tra gli altri, ALIPERTA (+ 45), SANTUCCI (+ 66), TUCCINARDI (+105), DONATELLI (+ 55), BACCILI (+ 33), FABBRI (+ 24), DI LIDDO A. (+ 16), ORLANDINI (+ 15) e CERRI (+ 15). Singolare il caso di DI LIDDO senior, l'unico che, nei piani alti, non beneficia di nessun punto aggiuntivo, nonostante la sua partecipazione alquanto brillante ad alcuni dei tornei in questione: il disappunto è comunque limitato, poiché la categoria superiore sarebbe stata irraggiungibile. Dunque, se questo è l'assetto definitivo, possiamo avventurarci in alcune valutazioni complessive. Primo della classe per il secondo anno consecutivo è PARDINI, la cui leadership locale non sembra possa essere messa in discussione a breve termine. Segue il campione regionale TRASATTI e bronzo per l'inossidabile Giuseppe "soldatino" DI LIDDO. A distanza ravvicinata gli ex bimbi terribili PAOLICCHI e BRUNELLI, poi, nell'ordine, EVANGELISTI, APOLLONIO (a coronamento di una stagione esemplare), PAOLI, l'unica new-entry PARIS (campione regionale in coppia con TRASATTI) e, per chiudere la top ten, l'altro OVER, PAPI. Piani alti quindi sostanzialmente immutati anche per questo 2011 appena passato in archivio: certo che la presenza di ben 3 OVER nelle prime dieci posizioni non depone a favore delle "nuove leve". Vedremo in futuro se la disciplina potrà giovarsi di nuovi, validi elementi: l'auspicio è che l'attività didattica possa essere idoneamente potenziata, in armonia con un consistente sviluppo complessivo del movimento. Sul fronte femminile, la pole position rimane "in famiglia", saldamente nelle mani di Giada CALABRETTA; podio completato dalle bimbe Giulia ANSANI e Alice CROCI, mentre la veterana ma sempre più in ascesa Misia SORRENTINO si prende la quarta piazza. Seguono Carolina MARIANETTI e via via le altre, per completare un settore anch'esso da potenziare al più presto.
Ecco le classifiche definitive, salvo errori od omissioni.

IL DUCA

       
                                   




CLASSIFICHE MASCHILI FIT 2012 - REVISIONE

www.federtennis.it/beachtennis/public/pdf/2012%20maschile_def.pdf

CLASSIFICHE FEMMINILI FIT 2012 - REVISIONE

www.federtennis.it/beachtennis/public/pdf/2012%20femminile_def.pdf

sabato 24 dicembre 2011

TARIFFARI E CLASSIFICHE FIT: I CONTI NON TORNANO.



Con la circolare di novembre 2011, FIT ha introdotto i nuovi tariffari, contenenti un generale aggravio delle già rilevanti imposte a carico dei tesserati e degli organizzatori.
E’ soprattutto la sfera agonistica ad essere colpita, dal costo della tessera atleta (da € 25 a € 44 se 1ª-2ª categoria - riferita al 2011), al costo pro-capite di partecipazione (da € 2 a € 3), passando per la tassa torneo (da € 50 a € 100).
Viene comunque colpito in modo significativo anche il mondo non agonistico, ove il costo della tessera atleta passa da € 10 a € 16; inoltre vengono introdotti ex novo alcuni massimali, inerenti sia il limite massimo dei montepremi in denaro (da € 5.000 max per un open, a € 300 per un limitato 4ª), sia le quote di iscrizione, di competenza dei circoli organizzatori (€ 30 max se con montepremi superiore a € 1.000, € 20 max con montepremi inferiore).
Sono numerosi i motivi per i quali i tariffari sono destinati ad essere accolti negativamente dalla maggior parte degli utenti.
In primo luogo, i rincari sanciti mal si inseriscono in un quadro di generalizzata crisi economica: con i tempi che corrono, il beacher di base verrà probabilmente indotto ad una maggiore attenzione su quanto effettivamente gli incida quest’insana passione, e non è impensabile che in futuro il bilancio imponga il pagamento di una bolletta in più e la partecipazione ad un torneo in meno.
In secondo luogo, siamo in presenza di una escalation perversa: a partire dall’attimo zero della riunificazione in FIT, i balzelli federali sono lievitati ad ogni piè sospinto, con l’aggravante che il sempre crescente flusso di denaro portato nelle casse federali da ogni singolo giocatore ed organizzatore, e quindi dall’intero movimento del BT, è stato insufficientemente restituito da FIT in termini di servizi offerti.
La verità ultima sta nel fatto che il beacher qualunque, alla fine della fiera, finisce per spendere un sacco di soldi senza aver niente, o poco, come contropartita: in particolare, egli non è tutelato da un regolamento decoroso, e ne è premiato da una attenta computazione dei suoi sforzi sportivi, come le classifiche di fresca uscita stanno a dimostrare.
Lacunose, incomplete, in alcuni casi addirittura impossibili: le graduatorie emesse da FIT sembrano affidabili solamente per i primi 50 player o, al massimo, fino alla seconda categoria. Gli altri, tanto per cambiare, sono carne da macello. La stagione che ci aspetta sarà dunque governata da una classificazione realizzata con metodi empirici, largamente fallata da sviste clamorose e dall’assenza a referto di un numero cospicuo di tornei.
E non nascondiamoci dietro un dito: quelle sono e quelle rimarranno. Non sono molte infatti, le probabilità che le classifiche emanate da FIT nei giorni scorsi possano essere riviste e corrette in maniera significativa, con l’integrazione dei cosiddetti tornei “fantasma”, rivendicati con cognizione di causa o meno dai circoli organizzatori, o per effetto di reclami di singoli atleti, le cui modalità di presentazione sembrano concepite per impedirne la presentazione.
FIT continua imperterrita per la sua strada, fatta di imposizioni dall’alto e di una quasi assoluta incapacità di reperire le istanze, minime e legittime, dei praticanti, e la distanza che la separa dalla realtà del mondo del beach appare via via sempre più ampia: non sono esattamente queste le circostanze auspicate alla vigilia del famoso anno zero.
Il BT ha dimostrato con i fatti di volere FIT: che ora FIT dimostri di voler davvero il BT.
Con la creazione di una una struttura esclusivamente dedicata al BT, dotata di mezzi e conoscenze tali da poter supportare il sistema, che non è ne sconfinato e ne particolarmente complesso, il tutto, naturalmente, in funzione di quanto il sistema stesso produce.
Non ci sono più alibi: o il movimento viene messo in condizione di funzionare, attraverso una riforma strutturale, o, inevitabilmente, ce ne saranno delle belle.
Buone Feste a tutti.

IL DUCA